Il costo dell'atto notarile

Nel costo complessivo di un atto notarile rientrano non solo gli onorari spettanti al notaio, ma anche le imposte, le tasse, i contributi previdenziali ed i diritti vari che il notaio corrisponde allo Stato per conto del Cliente, oltre l'IVA sulla fattura. Nella maggioranza dei casi l'onorario del notaio rappresenta solo una parte minoritaria del costo totale. Il notaio potrà comunque precisare l'incidenza delle singole voci sul totale richiesto.

Inoltre è da tenere presente che il notaio risponde sia pecuniariamente, nei confronti dei clienti, sia sotto il profilo disciplinare (fino alla radiazione dall’Albo) che penale, della regolarità degli atti da lui rogati.

E si ricordi che, se sono ingiustificati onorari esosi, sono da guardare con sospetto onorari troppo bassi: l’attività del notaio non consiste solo nella lettura dell’atto; c’è un’attività preparatoria che è molto delicata, diretta ad accertare mediante idonee visure la proprietà dei beni e la loro libertà da ipoteche o altri pesi e un’attività successiva alla sottoscrizione, diretta alla registrazione, trascrizione e voltura catastale al nome dell’acquirente; si tratta di attività che comportano costi e tempo, oltre che particolare attenzione e competenza, e che la richiesta di un onorario troppo basso fa sospettare non vengano svolte come si dovrebbe, con il rischio per l’acquirente di fare un cattivo acquisto.
Lo scrittore John Ruskin (1819-1900) diceva: "E' imprudente pagare troppo, ma peggio ancora è pagare troppo poco. Quando paghi troppo, perdi un po' di soldi, è vero, ma è tutto qui. Quando invece paghi troppo poco rischi di perdere tutto perché ciò che hai comperato non è in grado di fare il lavoro per cui l'avevi acquistato. La legge comune degli affari nega la possibilità di pagare poco ed ottenere molto: ciò non può accadere”.

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